Dal salgemma… l’inutile sale!
- D.O. Giuseppe Pensieri
- 28 mar 2012
- Tempo di lettura: 6 min
Anticamente si parlava di Salario, naturalmente di Salgemma e,... sinteticamente?

Di “Sale”. Circa un anno fà, (settembre 2010), mettevo in luce l’alimento che per eccellenza fà “cantare” i palati, lo zucchero!
Oggi provo a parlare di un altro alimento che fà “ballare” i palati
il “sale” o cloruro di sodio! L’etimologia di questo ormai “non alimento” si rifà all’antica Roma dove i soldati delle legioni venivano pagati in grano, vino, olio e appunto “SALE”. Tali somministrazioni nel tempo si compensarono in danaro, conservando comunque il nome antico.
Dove voglio arrivare? Al fatto che fosse talmente un bene prezioso il
sale, che si doveva lavorare duramente per averne una certa quantità, senza che nessuno che ne impoverisse la purezza… nemmeno l’industria!
Riflettiamo.
In natura si chiama Salgemma, si presenta in cristalli, e in “stalattiti” (formazione calcarea pendente dalla sommità della grotta e termine evocato da Lucio Battisti in una nota canzone!!! Detto anche “sale di cava” “sale di miniera” o “sale di rocca”, dal “Salgemma” si arriva al terribile impostore il “Cloruro di Sodio”.
Rendiamoci conto che:
Anche se tutto il sale ha origine dal mare si deve fare un distinguo tra il sale marino, prodotto
nelle saline per evaporazione dell’acqua di mare, dal salgemma, depositato dal mare nel corso di vicende geologiche nel sottosuolo, dal sale “d’ebollizione” (ottenuto da giacimenti di salgemma dove si scavano dei pozzi che vengono riempiti con acqua dolce). Dalla dissoluzione del salgemma nell’acqua si origina una salamoia (soluzione di acqua e sale). Col processo di raffinazione industriale, il sale grezzo viene infatti ripulito chimicamente e ridotto a cloruro di sodio; i minerali e gli oligoelementi essenziali vengono considerati delle impurità tanto da essere eliminati!!! Il cloruro di sodio, così isolato e innaturale, non ha più niente a che vedere con la natura, e l’integralità del “Salgemma” che, invece, racchiude in sé tutti gli 84 minerali, costituenti il nostro corpo. Questo minerale, che ha origine da un mare incontaminato da cinque milioni di anni mai e poi mai conterrà le impurità del sale grezzo, conseguenza disastrosa dell’inquinamento ormai dilagante. Il sale di “ebollizione” ottenuto con la ricristallizzazione
forzata raggiunge la massima percentuale di cloruro di sodio (quasi il 100%). È un prodotto relativamente costoso in quanto la sua produzione comporta un notevole dispendio di energia e nasce quindi specificamente per gli impieghi chimici e industriali. Incredibile ma vero, dopo un anno mi ritrovo a parlare del nemico numero due della nostra tavola! Accenno solo il terzo “nemico” dell’uomo, la “farina bianca” che non tratterò in quanto conosciamo già le caratteristiche del più bianco non si può! (Il puzzle dei 3 “impostori” che rappresentano il “trionfo” ma anche il “disastro” dell’industria ormai è completo “zucchero bianco”, “sale bianco”, e “farina bianca”!).
Tutte le problematiche che ritrovo a studio coliti, gastriti, sovrappeso, ritenzione di liquidi in molte parti del corpo, potrebbero dirci qualcosa circa l’abuso di questo “falso alimento”? In sostanza queste “polveri bianche” a mio avviso al pari delle “polveri sottili” che respiriamo sono nocive o no?
Nessuno ce lo dirà mai, purtroppo ”TROPPI” interessi economici dietro l’industria alimentare, che difende i suoi affari da miliardi di euro l’anno. Per sconfiggere una volta per tutte il sovrappeso e l’obesità, da subito, basterebbe bandire per legge questi tre prodotti raffinati che sono alla base, del tracollo dell’umanità! Non smetterò mai di ripeterlo, non è solo una questione di calorie ingerite, ma soprattutto della risposta ormonale che queste innescano. Farina bianca e zucchero bianco sono ricchi e densi di calorie “vuote” apportano “zero” sostanze nutritive, sono dei carboidrati ad alto indice glicemico che fanno accumulare grasso in eccesso, causando l’innalzamento del picco insulinico (povero pancreas!). D’altro canto comunque con l’abuso di sale, facciamo male allo stomaco, aumentiamo il deposito di calcio nei reni e, soprattutto creiamo il presupposto per l’ipertensione arteriosa, per le malattie cardiache e cerebrali ecc. ecc. Il “sale” stimola l’appetito:
più una pietanza è salata, più si ha voglia di continuare a mangiarne (e l’obesità?). I tre quarti del cloruro di sodio che ingeriamo, infatti, derivano da prodotti salati durante la loro preparazione
artigianale o industriale: pane e prodotti di panetteria, salumi, formaggi, piatti pronti, pizze, torte salate, minestre in scatola, sandwich, cereali e anche succhi di frutta, bibite, latticini zuccherati, biscotti...

Ecco alcuni esempi: 100 gr di ketchup = 4 gr di sale; 1 ciotola di minestra (250 ml) = 2,5 gr di sale; 1 trancio di pizza (200 gr) = 2,6 gr di sale; 50 gr di cornflakes = 1 gr di sale; 1 fetta di prosciutto crudo (45
gr) = 0,8 gr di sale; 1 yogurt alla frutta = 0,2 gr di sale; 150 gr d’aringa affumicata = 2 gr di sale; 1 bignè al cioccolato = 0,4 gr di sale; 6 biscotti tipo wafer = 0,5 gr di sale.
La nostra salute dipende anche dalle nostre abitudini a salare moderatamente! Dopo 3-4 settimane circa con poco sale, le papille gustative diventeranno più sensibili al sapore salato e si accontenteranno di meno sale. Quando questo è assunto in eccesso, il corpo compensa e trattiene
liquidi per mantenerlo in soluzione (es. di soluzione, versiamo con un cucchiainio 2 gr. di sale (un solido), in un bicchiere con 100 ml di acqua (un liquido), e mescoliamo, la fase solida scompare e rimane una fase liquida chiamata “soluzione”, acqua e sale). Questo può causare edema, senso di sazietà, aumento della pressione sanguigna, affaticamento e irrigidimento delle arterie ecc. ecc. Il dramma vero però è che tutti i prodotti da forno, nessuno escluso, sono esclusivamente a base di
farina, zucchero e sale!!! (I 3 “impostori bianchi”). Solo un ritorno alla natura e quindi mangiare le cose che la terra (ormai contaminata però!) ci offre, senza alchimie strane e trasformazioni pericolose operate dall’uomo, potrebbe permettere al nostro organismo di tornare a vivere meglio e garantirsi un futuro migliore senza patologie croniche strettamente collegate all’alimentazione come diabete, obesità, malattie cardiovascolari, alcuni tipi di tumore, invecchiamento precoce, artrosi e malattie neurologiche!
Il sale pregiato è...
Per fortuna esistono altri tipi di sale, che non provengono dal mare, ma dalle miniere: milioni di anni fà, con l’ascesa di numerose catene montuose, ampi specchi di mare sono rimasti intrappolati sulla terraferma. L’acqua un po’ alla volta si è asciugata, lasciando depositato il sale. Sono diverse le miniere di sale incontaminate sparse un po’ in tutta la Terra, ma una in particolar modo è grande e contiene un sale integrale pregiato, puro, ricco di un ampissimo spettro di microelementi, parlo della miniera alle pendici dell’Himalaya dove si estrae “Sale Rosa”. Raccolto, selezionato, lavato e macinato viene impacchettato senza l’aggiunta di antiagglomeranti e composti chimici.
Tirando le somme.
Se ognuno di noi riducesse a cinque grammi la quantità di sale al giorno, si potrebbero evitare più di 60 mila infarti e 40 mila ictus ogni anno; riduzione maggiore rispetto alla lotta contro il fumo, il colesterolo e l’obesità. (È quanto è emerso a Firenze nel 2011 al congresso dell’Anmco, l’Associazione dei
cardiologi ospedalieri). Un altro studio Minisal-Gircsi sempre nel 2011 ha monitorato circa 3.000 adulti tra i 35 e i 79 anni attraverso l’esame delle urine nelle 24 ore: «I risultati mostrano che gli uomini arrivano a introdurre 11 grammi di sale al giorno, mentre le donne in media ne consumano 8 grammi; un dato agghiacciante direi!!! Anche se l’O.M.S. Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda non più “5 grammi di sale al giorno” per noi è impossibile ormai rispettare questi parametri: il 54% del sale, infatti, è già contenuto nei cibi conservati e precotti, mentre il 10% proviene dal sodio naturale degli alimenti e poco più di un terzo (il 36%) è quello aggiunto quando si cucina. Il dramma è che l’industria alimentare, aggiunge sale anche al “dolce” per aumentarne il gusto.
Nel 2009 il ministero della Salute ha chiuso un accordo con le associazioni dei panificatori affinché riducessero del 15% il sale contenuto nel pane entro il 2011. Il 2012 è iniziato e non mi sembra d’aver letto da nessuna parte dove sono le risorse stanziate e i progetti in cantiere che verifichino la reale efficacia dell’accordo! Come dire il Buongiorno si vede dal mattino!!!

In commercio nelle erboristerie e nei bazar esistono le lampade
di sale... iniziamo a servircene!
I miei suggerimenti!
Un ambiente, per essere salutare deve contenere
una quantità di circa 1000/1500 ioni negativi per cm cubo. Che cosa sono gli ioni negativi? Atomi ricchi di elettroni. L’elettrone è una particella subatomica con carica elettrica negativa e insieme a protoni e neutroni, sono i costituenti fondamentali degli atomi. Una certa quantità di singoli atomi carichi positivamente (cioè che hanno ceduto elettroni) a causa dell’inquinamento ambientale, si legano con altre molecole del corpo e ossidandole creano radicali liberi. Accendendo una lampada di “Salgemma” generatrice di ioni negativi si satura l’ambiente di elettroni che colmano poi queste lacune. Quindi gli ioni negativi permettono di cedere elettroni alle molecole ossidate. In ambienti chiusi, con televisori, computer, dove si fuma, con aria condizionata, questi diminuiscono sino a circa 300/350 per cm. cubo. Questo squilibrio è nocivo per il nostro benessere, causando frequentemente cefalea, senso di stanchezza, cali di energia, ecc. La lampada in cristallo di Salgemma, dopo 12 ore genera ioni negativi fino a 1200 e stabilizza il tutto per le successive 12 ore, l’aria torna ad essere fresca e rivitalizzata, è come essere stati al mare, in montagna o vicino ad una cascata.
תגובות