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Il germe è nulla, l’ambiente all’interno dell’organismo è tutto!

  • Giuseppe Pensieri
  • 1 lug 2014
  • Tempo di lettura: 6 min

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La volta precedente spero di aver parlato in maniera esaustiva di cosa rappresenti il sangue per noi macchine biologiche! Ho concluso il mio articolo parlando di alcuni fattori che tendono a togliere al sangue la sua essenziale purezza, tra questi i “parassiti intestinali”.

Ma facciamo un passo indietro e non dimentichiamo che il nostro organismo si regola e si sbilancia in tutto l’arco della vita attraverso diverse manifestazioni che vanno dalla salute alla malattia secondo il codice genetico, il fattore ambientale, il ricambio ecc. ecc. Lo stato di salute di una persona dipende in gran parte da quante tossine sono accumulate nel suo organismo ed in special misura nella linfa, nel sangue e nel sistema nervoso. Per esempio anche un'affaticamento, di carattere mentale o fisico, riduce l'energia nervosa al punto in cui l'organismo non riesce più ad eliminare le tossine (rifiuti organici) accumulate ecc. ecc.

Ciò crea un'accumulo di tali rifiuti nel sangue generando una condizione chiamata “tossiemia”. Il corpo, non tollerando tale condizione, cercherà di liberarsi dalle tossine con una “crisi” o “lavoro di pulizia”; questo lavoro farà apparire ciò che viene chiamato disfunzione in osteopatia, o malattia in medicina “allopatica”.

Quindi, ragionando, ogni disfunzione o malattia altro non sono che uno sforzo fatto dalla natura per sbarazzare il corpo dalle tossine. Ogni trattamento, soprattutto di natura “farmacologia”, che intralci questo lavoro di eliminazione fa fallire la natura nel suo intento di autoguarigione. Se gli organi vulnerabili sono i polmoni, il lavoro di pulizia potrà far comparire: tubercolosi, polmonite, bronchite, asma, ecc. Se invece è una ghiandola endocrina, ad esempio la tiroide, ne conseguirà l'ipertiroidismo con i suoi sintomi complessi e via dicendo. Qualsiasi sintomo complesso venga esaminato, si può provare che la causa scatenante è la tossiemia.

Le spiegazioni della medicina ufficiale giustificano senz’altro il sintomo come causa del problema e non l’esatto contrario ovvero che la causa di un determinato problema determina un sintomo! (Questo è il principio delle medicine olistiche (per noi occidentali “medicine non convenzionali”) ovvero delle medicine che tengono conto dell’unità-corpo). In definitiva possiamo considerare le “malattie” come il risultato di un avvelenamento organico dovuto a cause alimentari, ambientali, ecc.

Quando l'organismo è normale le tossine vengono normalmente eliminate e non creano problemi. In omeopatia molti autori affermano che un avvelenamento da cellule morte è prioritario, nel manifestare la malattia, dando così poca importanza al microbo in se stesso! Dopo questi accenni apparirà assai chiara l'importanza che deve essere attribuita alle condizioni della linfa (liquido organico in cui vivono le cellule, ne abbiamo 12 litri); al sangue (plasma vitale che porta il nutrimento alle cellule e le libera dai rifiuti accumulati con il loro lavoro); al sistema nervoso che permette agli stimoli sensoriali di raggiungere il cervello ed agli stimoli nervosi di propagarsi nel corpo.

E i parassiti intestinali?

Perché ho voluto parlare della tossicità delle cellule? Perchè ci ammaliamo non così per caso, ma è l’ambiente “interno” a noi che ci predispone alla sofferenza e quindi più in la alle malattie! Durante

il mio lavoro da osteopata è usuale che molte persone che tratto vengano da me con problematiche digestive, dolori alla colonna vertebrale, problemi di stitichezza, di prurito agli arti inferiori, sonnolenza, ecc. ecc.

Una volta presa in carico la persona che vive un disagio e fatta la mia valutazione osteopatica anamnestica (e relativi test) spesso mi ritrovo a percepire con le mani delle disfunzioni o meglio “tensioni dell’addome”, per essere chiari del tratto digestivo, fegato, esofago, stomaco, duodeno, pancreas, colon, e intestino tenue ecc. E la prima cosa che consiglio a queste persone è di rivolgersi ad un medico specializzato per es. un gastroenterologo che propinerà a sua discrezione la cura giusta per loro. Ma spesso questo non è sufficiente; la persona puntualmente “torna a soffrire” dopo breve periodo!

Il nostro intestino è lungo all’incirca sei metri e mezzo. È fondamentale per le sue funzioni di digestione ed assimilazione. Un rallentamento o un aumento della velocità del transito intestinale, pregiudica il corretto apporto di sostanze nutritive all’organismo. E qualche ospite non gradito, non preso in considerazione può provocare ciò: il parassita intestinale! Vi sono circa 170 varietà di parassiti (tra questi gli ascaridi, gli ossiuri, anchilostoma duodenale (vive nel duodeno e generalmente colpisce i minatori), la tenia (il più comune), la lamblia o giarda (che infesta l'intestino ed il colon; nei bambini si manifesta con mancanza di appetito, dolori intestinali e diarrea; negli adulti con dolori addominali, disturbi digestivi, nausea, diarrea, cefalea, dolore nella zona della cistifellea, febbre e disturbi cardiaci ecc. ecc.) che circolano nell’organismo, talvolta si creano nell’intestino o entrano attraverso la bocca (tramite acqua, cibo, farmaci, vaccini). Essi, passando attraverso la barriera intestinale, vengono veicolati per mezzo del sangue in tutto l’organismo, andando ad annidarsi a seconda della specie, nei punti deboli del corpo. Sono anche in grado di “sporcare” il sangue dando luogo a molteplici problematiche, una di queste è l'Epilessia. I sintomi che possono dare questi parassiti sono molto variabili, ed è molto difficile riconoscere un quadro diagnostico. Anche a livello mondiale, per qualche inspiegabile ragione, non viene data importanza a questo fenomeno, e i medici raramente ne hanno competenze approfondite. La vita dei parassiti si svolge in molte fasi, e in generale si rilevano dalle analisi solo nella forma adulta, che è rilevabile nelle feci o nell'area perianale solo per breve tempo. La pericolosità dei parassiti si comprende facilmente considerando che l'intestino contiene la maggior parte del sistema immunitario, ovvero il sistema che ci deve proteggere dall'assalto dei germi invasori. Si pensi che questi parassiti riescono a fare dei “buchi” sulla parete intestinale, dai quali possono riversare direttamente nel sangue le tossine (per noi veleni) del loro metabolismo. Mi sono voluto imbattere in questo argomento perché oggi non dico tutti ma gran parte delle persone che vedo mi vengono con delle problematiche riguardanti l’addome. Possibile che tutti sono celiaci o tante persone soffrono di malattie autoimmunitarie quali polimialgie artriti varie o altro’?.

Durante i miei studi di igiene generale i parassiti li avevo studiati, ma sembravano appartenere più che altro al Terzo Mondo. Sono andato a fare una visita presso un laboratorio di analisi specializzata in parassitologia e qui mi hanno fatto vedere decine di campioni prelevati con i più disparati parassiti. Altro che problema medievale, siamo ridotti proprio male! I parassiti sembrano infestare un'alta percentuale della popolazione, e il brutto è che nessuno pensa più ai “vermi” come ad una possibile causa di problema di salute nella nostra supercivilizzata società!

A questo punto la convinzione che molti casi di coliti, stitichezze, dolori intestinali non siano altro che parassitosi ha cominciato a farsi strada nella mia mente. Ma i parassiti non danno sempre e solo problemi intestinali: anche la depressione, le turbe mentali, le asme, le epatiti, le dermatiti, il digrignare i denti la notte, qualche forma di epilessia e chissà cos'altro... Sembra infatti che le sostanze emesse dai parassiti si combinino con dei veleni che abitualmente introduciamo nel corpo, come i conservanti alimentari, nitriti, solfiti per es. presenti nella frutta secca o altri composti chimici considerati innocui dalla scienza moderna. Il risultato sono dei nuovi composti molto irritanti a livello cellulare. Le nostre nonne, espressione talvolta di una saggia medicina popolare, di fronte ad un bambino che continuava ad ammalarsi e aveva problemi allergici o asmatici, dicevano che “aveva i vermi” e proponevano terapie naturali diverse in relazione alle diverse regioni di provenienza. Collane d'aglio o infuso di assenzio o olio di timo, aiutavano spesso la guarigione. Non erano pazze, e alcuni recentissimi lavori sembrano invece dare loro una grande ragione. I parassiti intestinali, quelli che la gente chiama “i vermi”, sono un forte problema emergente. È difficile identificarli, e il sospetto della loro presenza nasce solo a medici che conoscono l'importanza della relazione tra intestino e infiammazione dell'intero organismo. Gran parte delle patologie croniche presenti oggi sono di tipo infiammatorio cronico. Un intestino infiammato determina la diffusione di fenomeni infiammatori anche in settori distanti. E non dipende solo dalla esistenza di intolleranze alimentari. Un gruppo di studio del Karolinska Institutet di Stoccolma ha stabilito che le persone (numerose) infestate da un particolare verme intestinale (che si chiama appunto Anisakis simplex) sviluppano frequentemente una allergia crociata a molti degli acari presenti nell'ambiente domestico e di lavoro. Un altro importante lavoro effettuato da ricercatori spagnoli ha potuto evidenziare che spesso le reazioni allergiche agli alimenti sono in realtà dovute non ad una reazione verso il cibo, ma alla presenza del parassita intestinale, che accentua i meccanismi di risposta infiammatoria, e determina reazioni in tutto e per tutto simili a quelle delle allergie o delle intolleranze alimentari. Ciò che mangiamo, e le condizioni del nostro intestino possono essere la causa delle nostre malattie infiammatorie cui talora non ci sembra di riuscire a rispondere.

Il consiglio per eliminare i parassiti

Per combattere i parassiti intestinali è necessario ridurre al massimo di tre pasti alla settimana i prodotti che creano putrefazione (latticini, uova, pollo, pesce, salumi, insaccati, carne rossa, ecc.) e aumentare l'utilizzo di verdura, frutta fresca e qualche cereale. Il pollame è preferibile alla carne rossa e i formaggi di capra e pecora sono molto migliori di quelli di vacca.

 
 
 

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